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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Locke e la concezione dello Stato

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Locke afferma che allo stato di natura gli uomini godono dei diritti naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Tuttavia manca la garanzia della legalità, pertanto gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica: un patto di unione, con il quale gli individui si uniscono in una società civile un patto di sottomissione, i cittadini si sottomettono a un'autorità che ha il compito di tutelare i diritti naturali. Per Locke, lo Stato è fondato sul consenso dei cittadini e non governa in modo non arbitrario. Questo prevede la separazione dei poteri, legislativo ed esecutivo, che ha lo scopo di evitare il dispotismo. Locke distingue due ambiti molto diversi tra di loro: l'ambito politico, che è finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare. In esso vale il principio della tolleranza religiosa fondato sul fatto che nessuna religione è superiore e che la fede non può essere imposta con forza. l'ambito religioso, che invece è fi

John Locke e le facoltà conoscitive

Locke afferma che le idee non sono innate ma derivano dall'esperienza, in particolare dall'esperienza esterna, provengono le idee di sensazione, dall'esperienza interna provengono invece le idee di riflessione. Infatti la mente umana è priva di contenuti e acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze. John Locke distingue inoltre idee semplici dalle idee complesse. le prime derivano dalle esperienze elementari e sono dotate di certezza, le seconde provengono dall'elaborazione delle idee semplici e si distinguono in: idee di modi, che non sussistono di per sé, ma sempre in relazione a una sostanza; idee di sostanze, le quali sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato; idee di relazioni, che derivano dal rapporto istituito tra idee semplici. Locke afferma infine che la conoscenza è circoscritta alle certezze sensibili, ed è quindi sufficiente ad orientarsi nel mondo, ma non assoluta. le uniche

Spinoza

Il pensiero filosofico Tra Cartesio e Spinoza si possono trovare molte affinità ma anche molte divergenze.   Entrambi  assumono un modello di rigore scientifico: il  metodo matematico e geometrico . Cartesio  sostiene il dualismo tra pensiero ed estensione,  res cogitans e res extensa ; ammette una sostanza infinita, autosufficiente e autonoma, ovvero  Dio Spinoza  afferma l'unicità della sostanza divina, di cui  pensiero ed estensione sono due attributi , inoltre ammette che un'unica sostanza increata, eterna e infinita è Dio, essa   coincide con l'ordine geometrico, necessario e razionale dell'universo .  La metafisica e la teoria della conoscenza Per Spinoza la  sostanza  sul piano ontologico è ciò che è in sé, per esistere non ha bisogno di altro, sul piano gnoseologico è ciò che si concepisce per sé, il suo concetto non ha bisogno di altri concetti per essere intenso.  La sostanza si identifica con Dio ed è:  increata  eterna  infinita unica indivi

Leibniz

Il pensiero filosofico I pensieri di  Leibniz  possono essere ricondotti ad alcuni pensieri sull'anima e sul corpo di  Cartesio , tra i due si può notare una netta differenza ma anche una sorta di unione.  Cartesio ritiene che il  punto di contatto tra anima e corpo sia la ghiandola pineale  e che  anima e corpo interagiscano in modo meccanico ; Leibniz sostiene che  Dio abbia creato le monadi, in modo che risultino perfettamente in sintonia secondo un'armonia prestabilita , per lui  anima e corpo sono monadi distinte ma coordinate le une alle altre all'atto della creazione . L'insoddisfazione del meccanismo Leibniz si prodigò per la pace tra i popoli e le religioni, facendo proprio l'ideale dell'armonia universale, che costituisce la cifra di tutto il suo sistema filosofico.  Egli ebbe un rapporto complesso con la sua epoca, fatto d'insoddisfazione per il meccanicismo allora dominante nella filosofia della scienza e d'intensa partecipazione alla vi