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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Francesco Bacone

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Il potere della scienza Bacone ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita (sapere è potere). L'uomo deve affrancarsi dal principio di autorità e superstizione da una parte, dall'altra, dai pregiudizi che ostacolano la conoscenza. La dottrina degli idoli si divide in quattro: idoli della tribù , che derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni idoli della spelonca , derivanti da ereditarietà, educazione, ambiente idoli della piazza , derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole idoli del teatro , che derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche. Bacone crede che la scienza debba adottare un nuovo metodo induttivo articolato in: osservazione dei fenomeni raccolta dei dati nelle tavole→ tavola della presenza                                                        →  tavola dell&#

Galileo Galilei

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Galilei dimostra la verità della teoria eliocentrica copernicana la quale non è in contrasto con la Bibbia, infatti fede e scienza hanno competenze e linguaggi diversi. Ha un atteggiamento critico verso il "principio di autorità" che determina un sapere astratto caratterizzato da finalismo ed esistenzialismo. Galileo Galilei elabora il metodo scientifico, che fondato su concezione matematica dell'universo e della natura e la distinzione tra qualità oggettive e qualità soggettive, è articolato in: "sensate esperienze", cioè le esperienze compiute mediamente i sensi (momento osservativo-induttivo) "necessarie dimostrazioni", cioè i ragionamenti condotti su base logico-matematica (momento ipotetico-deduttivo) "cimitero" o verifica, cioè la prova dei ragionamenti scientifici attraverso procedure sperimentali.

Montaigne

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Montaigne nei suoi saggi afferma che l'uomo è un essere incostante e debole che possiede una natura incompleta e mancante e dunque non può essere considerato il fine dell'universo, infatti critica l'antropocentrismo. Montaigne sostiene il relativismo culturale secondo cui l'uomo europeo non è superiore agli altri popoli e occorre rispettare tutte le culture, soprattutto quelle non corrotte dalla civilizzazione. Sostiene anche una posizione di "umile" scetticismo secondo cui non c'è alcuna opinione o dottrina che si possa definire in assoluto superiore a un'altra, infatti, non ci sono criteri oggettivi di valutazione. Sempre nei suoi saggi, Montaigne, sostiene una posizione di epicureismo moderato secondo cui occorre ricercare la salute e l'equilibrio psicofisico che si ottengono con la moderazione e il rifiuto degli estremisti. Per questo è opportuno che l'uomo coltivi la filosofia che ci distanzia dalle cose terrene e ci insegna a

Giordano Bruno

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La filosofia della natura di Giordano Bruno Giordano Bruno, sviluppando la teoria copernicana, afferma che l'universo è uno spazio senza limiti, costituito da infiniti mondi, e si identifica con Dio stesso. Quest'ultimo è, da un lato, il principio primo infinito, da cui non può che discendere un effetto infinito, dall'altro, l'anima del cosmo, che dall'interno informa e plasma la materia. Si tratta di una visione panteista, in cui cioè Dio coincide con la natura nella sua totalità e creatività inesauribile. L'universo viene concepito come un unico grande essere animato e infinito, di cui gli enti, compresi gli uomini, non sono che singole manifestazioni. In esso tutto è centro e periferia al tempo stesso e ogni stella può essere un sole al centro degli altri universi. Una conseguenza di questa teoria è che la terra e l'uomo sembrano non occupare più quel posto privilegiato che la tradizione aveva assegnato loro. Tuttavia, Bruno non considera la te

Campanella

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L'esaltazione della scienza e della tecnica Campanella rigetta la cultura libresca, appellandosi alla diretta esperienza della realtà, e dichiara di aver appreso più cose dall'osservazione di un filo d'erba o di una formica che dai libri. Egli reinterpreta la fisica di Telesio alla luce di suggestioni tratte dalla magia e dalla metafisica, che lo portano a sostenere l'universale osservazione di tutte le cose del mondo. l'esperienza sensibile è il fulcro dell'attività conoscitiva: i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa. i tre principi fondamentali dell'essere sono:  la potenza, che rende ogni cosa necessariamente come dev'essere  La Sapienza, da cui deriva armonia che regge il mondo l'amore, che indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo. L'opera più nota di Campanella è "la città del sole", testo che appartiene al genere letterario dell' utopia.  in questo testo Campanella propone

Telesio

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Il nuovo sguardo alla natura  Un aspetto importante della civiltà della natura è il nuovo modo di guardare la natura, comincia infatti ad essere esplorata con gli occhi dello scienziato. Tale concezione è presente nell'opera del pensatore calabrese Bernardino Telesio . "La natura secondo i propri principi" afferma che l'uomo non deve imporre schemi a priori alla natura, ma deve scoprire le leggi specifiche che ne regolano la vita e che sono sconosciute. Questi principi sono le forze del caldo, del freddo e della materia inerte, che vanno studiati attraverso uno sforzo conoscitivo interamente umano.

La riscoperta di Platone e di Aristotele

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Con l'Umanesimo si verifica una vera e propria riscoperta di Platone, le cui opere vengono conosciute integralmente grazie alla traduzione in latino. anche gli studi aristotelici subiscono una profonda rivisitazione dovuta alle nuove traduzioni delle opere del filosofo, più attente e accurate dal punto di vista filologico; attraverso tali traduzioni e i relativi commenti si intende recuperare l'autenticità della filosofia aristotelica. Nella disputa tra platonici e aristotelici si evidenzia la contrapposizione tra due diversi orientamenti culturali: se i platonici sono interessati soprattutto a una rinascita spirituale e religiosa, gli aristotelici trovano nei testi di Aristotele uno stimolo per l'approfondimento della ricerca razionale e naturalistica. I centri geografici di queste correnti sono rispettivamente Firenze per il platonismo e Padova per l'aristotelismo.

il Rinascimento

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La lezione degli antichi  Il termine "Rinascimento" indica il periodo di profondo rinnovamento in tutti i campi, da quello aritistico a quello religioso, da quello filosofico a quello scientifico.  Gli intellettuali dell'epoca si riallacciano ai grandi filosofi della Grecia dedicandosi ad uno studio rigoroso dei testi classici. Il dinamismo della società civile Nel concetto di Rinascimento emerge con maggior forza l'idea secondo cui la cultura classica si offre come stile di vita. Leonardo Da Vinci, oltre che grande artista, era considerato anche un eccellente ingegnere militare. infatti mostra un interesse per il perfezionamento degli strumenti in grado di far risparmiare fatica all'uomo e migliorare le condizioni della vita civile e militare. La Riforma protestante e il libero esame delle Scritture Martin Lutero sosteneva che ogni fedele si doveva rapportare direttamente al testo sacro. Il ruolo della Chiesa viene messo in di

L'Umanesimo

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Humanae Litterae Il termine "Umanesimo" designa la centralità della riflessione sull'uomo, considerato signore incontrastato della propri vita. Indica il nuovo indirizzo du studi, che si orienta verso le  humanae litterae  e non più verso la "scienza divina", ossia la teologia. Non più esegesi dei testi sacri, ma studio attento e accurato anche delle opere degli autori classici. L'approccio filosofico alla cultura classica L'interesse filologico segna una netta differenza del nuovo approccio umanistico rispetto a quello chierico medievale, al quale non interessava tanto il recupero del documento, quanto l'utilizzo del suo contenuto.  Gli umanisti, invece, mirano a ripristinare il testo nella sua forma originale, attraverso il confronto e l'interpretazione del pensiero degli autori antichi quali Platone, Aristotele, Virgilio e Cicerone. La diffusione del latino e la circolazione delle idee Con l'Umanesimo, la filologia diventa

L'età moderna

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Il passaggio all' età moderna viene fissato nel Quattrocento, più precisamente nel 1492, anno della scoperta dell'America. Si sviluppa così il fenomeno dell' Umanesimo che propone un ritorno al mondo classico e che colloca al centro dei propri interessi l'uomo, la sua dignità e la sua libertà.  Andando avanti nel tempo, l'Umanesimo si dispiega più ampiamente in tutti i campi, dall'arte alla filosofia, dalla ricerca sulla natura alle nuove tecniche, diffondendosi cosi in tutta Europa e prendendo il nome di Rinascimento . "Umanesimo" e "Rinascimento" affermano la centralità dell'uomo nel cosmo, che va a sostituire il ruolo che nel Medioevo aveva occupato Dio. I pensatori di quell'epoca, infatti, ritengono che Dio, creando l'uomo, gli abbia anche affidato il dominio sulla terra e su tutte le altre creature. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che l'uomo si impadronisca dei segreti della natura attraverso lo