L'Umanesimo

Humanae Litterae

Il termine "Umanesimo" designa la centralità della riflessione sull'uomo, considerato signore incontrastato della propri vita.
Indica il nuovo indirizzo du studi, che si orienta verso le humanae litterae e non più verso la "scienza divina", ossia la teologia. Non più esegesi dei testi sacri, ma studio attento e accurato anche delle opere degli autori classici.




L'approccio filosofico alla cultura classica

L'interesse filologico segna una netta differenza del nuovo approccio umanistico rispetto a quello chierico medievale, al quale non interessava tanto il recupero del documento, quanto l'utilizzo del suo contenuto.
 Gli umanisti, invece, mirano a ripristinare il testo nella sua forma originale, attraverso il confronto e l'interpretazione del pensiero degli autori antichi quali Platone, Aristotele, Virgilio e Cicerone.



La diffusione del latino e la circolazione delle idee

Con l'Umanesimo, la filologia diventa una scienza vera e propria, accurata e precisa, e grazie ad essa si diffonde anche in Europa la conoscenza delle Ligue greca e latina.
Il latino diventa diventa la lingua ufficiale dell'Europa nella prima metà del XV secolo.
La diffusione del latino viene a costituire un formidabile mezzo per la circolazione delle nuove idee umanistiche e scientifiche. Grazie alla stampa, infatti, i dotti europei potevano leggere le opere che si pubblicavano in ogni parte del vecchio continente.


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